I gasdotti alimentano il conflitto
Come il gas fossile sta accrescendo le tensioni nel Mediterraneo orientale; Il caso del gasdotto Eastmed-Poseidon
Introduzione
In tutto il mondo, l'industria dei combustibili fossili si sta aggrappando al gas fossile come sua ancora di salvezza, sostenendo erroneamente che si tratti di una "soluzione" per la crisi climatica e cercando di aumentare rapidamente la costruzione di nuove infrastrutture di gas fossile 1. Come l'industria del gas ha preso slancio negli ultimi decenni, così anche i conflitti geopolitici intorno ai progetti sul gas. Ciò avviene dopo una lunga storia di conflitti petroliferi 2 e di politiche neocoloniali ed estrattiviste innescate dalla prospettiva della prospezione del petrolio e del gas.
I governi e le istituzioni intergovernative come l'Unione europea promuovono falsamente il gas fossile come fonte di energia pulita e come soluzione per la sicurezza energetica 3, e alcuni governi propongono addirittura il gas fossile come soluzione per la pace nella regione.
Lo sfruttamento dei giacimenti di gas non solo scatena e alimenta la militarizzazione, ma minaccia la salute e il sostentamento delle comunità che vivono vicino alle grandi opere e accelera il collasso climatico, che a sua volta minaccia la sicurezza alimentare e la sicurezza abitativa, e aumenta il rischio di eventi meteorologici estremi e altri pericoli ancora. Questi impatti danneggiano in modo sproporzionato le comunità di colore e le persone che vivono nei Paesi del Sud.
Un esempio pertinente e contemporaneo è l'Eastmed-Poseidon, la più recente grande opera di gas sostenuta dall'Ue e un campo minato geopolitico. È progettata per trasportare il gas fossile da sotto le acque contese tra Israele e Cipro all'Italia, passando per Cipro e la Grecia. La sua destinazione finale è la rete del gas dell'Ue. Oltre ad essere un campo minato geopolitico, sta alimentando la militarizzazione, i conflitti e l'oppressione nell’area del Mediterraneo orientale. Specialmente nel contesto della crisi sanitaria pubblica di Covid-19 e della recessione economica, questo progetto di gasdotto sarebbe uno sperpero di denaro pubblico e di risorse politiche dell'Ue, in un momento in cui quelle stesse risorse sono urgentemente necessarie altrove. Questo report delineerà cosa sta succedendo, cosa ha di male, e come possiamo intervenire contro questo gasdotto.
Cos’è Eastmed-Poseidon?
In parole semplici, si tratta di un mega gasdotto con due parti. La prima parte si chiama Eastmed 4, e porterebbe il gas dalle acque contese del bacino del Levantino (a est di Cipro) alla Grecia passando per Cipro. La seconda parte è il gasdotto 5 Poseidon 6, che trasporterebbe il gas attraverso la Grecia continentale fino all'Italia. Insieme, coprirebbero una distanza complessiva di circa 2100 km (per maggiori dettagli sui tratti del progetto consultare l'allegato). Ciò lo renderebbe uno dei gasdotti più lunghi d'Europa e, secondo quanto riferito, il più profondo del mondo 7, con sezioni interrate fino a 3 km sotto la superficie del mare 8, comportando seri problemi e rischi logistici.
Sono disponibili informazioni più approfondite sull'Eastmed rispetto al tratto Poseidon del progetto, e quindi questo report offrirà maggiori informazioni sul primo. Tuttavia, il gasdotto Poseidon non è da sottovalutare; l'Ue sostiene questo progetto e il gas è destinato al consumo europeo, per cui è estremamente improbabile che l'Eastmed venga costruito senza il gasdotto Poseidon.
Sia il progetto del gasdotto Eastmed che quello del gasdotto Poseidon sono nelle prime fasi di sviluppo, il che rende il momento perfetto per fermare il progetto prima che i finanziamenti siano garantiti e i tubi siano posati. Una società denominata IGI-Poseidon 9 promuove entrambi i progetti; si tratta di una joint venture tra la greca Depa e Edison, società italiana appartenente al gruppo francese Edf. Le società israeliane Delek e Ratio, Chevron (una società statunitense, che ha recentemente acquistato la Noble Energy e le sue licenze israeliane), Exxon (USA), Eni (italiana), Total (francese), Royal Dutch Shell (olandese), Qatar Petroleum, e Kogas e Bg di Cipro hanno tutte interessi di trivellazione nella regione. Si invita a consultare l'allegato per maggiori dettagli sulle varie società internazionali coinvolte. L'Eastmed costerebbe circa 6 miliardi di euro 10 e avrebbe una capacità annua fino a 20 miliardi di metri cubi di gas.
(...)